Alture, allenamenti e caffè colombiani
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Alture, allenamenti e caffè colombiani

Sono in Colombia, precisamente all’Alto de Las Palmas, un piccolo paese a circa 2500 metri di altitudine, distante 15 km dalla città di Medellin. Ho scelto la Colombia per la mia preparazione perché ritengo sia il posto perfetto per allenarsi ad alta quota in questo periodo dell’anno. Il clima varia tra i 12 e i 25 gradi, le strade sono perfette e c’è la possibilità di adattare gli allenamenti su diverse tipologie di percorsi. Il cibo è buono e l’atmosfera è magica, il ciclismo è molto diffuso in questa zona e c’è un grande rispetto per chi pratica questo sport.

Qui siamo 6 ore indietro rispetto all’orario europeo e, prima di partire per il viaggio, un collaboratore della squadra mi ha fornito tutte le indicazioni in modo dettagliato su come gestire al meglio il fuso orario. La prima cosa che ho fatto, quando sono salito sul volo da Madrid a Bogotà, è stata quella di settare il mio Garmin Watch con l’orario Colombiano e successivamente ho adattato tutti i pasti al nuovo orario come la colazione sul volo da Bogotà a Medellin che era alle ore 8.00. Atterrato a Medellin in mattinata ho cercato di adeguare i pasti all’ora locale, anche se la fame non era molta, e di non dormire durante la giornata.

Rimarrò in Colombia per 22 giorni, tempo minimo necessario, dal mio punto di vista, per poter fare un blocco di lavoro ottimale.

Molti mi chiedono dell’adattamento all’altura, io ritengo che sia una questione molto individuale. Penso sia fondamentale consentire all’organismo di adattarsi al cambiamento di quota, quindi, per i primi 4-5 giorni sono previste uscite blande a bassa intensità e di breve durata e il monitoraggio della frequenza cardiaca in bici e a riposo, che a regola sarà più alta rispetto al normale. Le raccomandazioni che posso dare sono quelle di andare in altura quando si è in una condizione fisica ottimale, prestare più attenzione all’alimentazione come ad esempio con l’incremento della quantità di carboidrati assunti quotidianamente e soprattutto con il monitoraggio dell’idratazione, in quanto più si è in alto altimetricamente e più si incorre nella disidratazione. Un altro parametro che vado a monitorare è il valore della saturazione di ossigeno. Alla fine, concludendo, in poche parole, per i primi giorni mi godo il paesaggio e il buon caffè colombiano.

Ho in programma 70-75 ore totali di allenamento, considerando 3 giorni di assoluto riposo suddivisi nelle 3 settimane.

Come gestirò la mia alimentazione? Sono in stretto contatto con la dietologa del team. Già prima di partire per questo viaggio abbiamo pianificato come gestire queste tre settimane e, grazie ad un’applicazione, ho giornalmente e in base all’allenamento che andrò a svolgere, il mio piano nutrizionale, dove mi vengono indicati tutti i pasti della giornata nelle corrette quantità. Fortunatamente qui in Colombia la qualità del cibo è paragonabile a quella europea per cui non ho necessità di sostituire la mia dieta con nuovi elementi, ma si tratta di adattare le corrette quantità in base al mio dispendio energetico.

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