I momenti più belli della mia carriera
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I momenti più belli della mia carriera

Oggi voglio condividere con voi alcuni dei momenti più belli della mia carriera da ciclista professionista. Una strada lunga, fatta di sacrifici, fatiche ma anche tanti momenti di pura gioia. 

Una fotografia simbolo non può che essere la tappa che ho vinto al Giro d’Italia. Aveva un significato particolare, era venuto a mancare un mio zio pochi giorni prima, avevo tanta voglia di vincere, di dedicargli una vittoria. Ricordo ancora la sensazione di attraversare quel traguardo, le gambe che bruciavano, il cuore che batteva forte. È stato un momento di conferma, un segno che tutti gli anni di allenamento e dedizione avevano portato i loro frutti.

Un’altra immagine che non cancello dalla mia memoria è quella del passaggio sulla Boccola al Giro di Lombardia: le urla di gioia, di liberazione. Una sensazione pazzesca, un’emozione più forte del Giro d’Italia probabilmente.

Partecipare a gare molto importanti è come entrare in un’altra dimensione. Competere contro i migliori ciclisti, affrontare le montagne, sfrecciare lungo le strade affollate di tifosi urlanti. È un’esperienza che ti cambia, che ti rende consapevole di quanto sei fortunato a fare ciò che ami.

Questi sono solo alcuni dei momenti più belli della mia carriera, ma ce ne sono stati tanti altri. Ogni gara, ogni allenamento, ogni momento trascorso in sella alla mia bici ha contribuito a farmi diventare il ciclista e l’uomo che sono oggi.

E per questo, non potrò mai smettere di ringraziare questo sport che mi dà tantissimo.

Cosa provo al termine di una gara? Potrebbe sembrare strano, ma non sono il tipo di persona che si lascia andare alle lacrime o alle emozioni intense immediatamente dopo una vittoria o una sconfitta. Sia che io stia celebrando un trionfo o affrontando una delusione, raramente sento le mie emozioni espandersi nel momento stesso dell’evento. Invece, trovo che le mie emozioni si rivelino più tardi, quando sono rilassato e la mia mente è chiara.

È interessante notare che la vera intensità delle mie emozioni emerge quando rivedo i video del passato, rievocando vittorie e sconfitte. È come se il distacco apparente del momento si dissolvesse, lasciando spazio a sentimenti più forti e profondi.

Dove mi vedo tra 10 anni? E’ una domanda difficile, di certo mi piacerebbe rimanere nell’ambiente del ciclismo e vedremo cosa ci riserverà il futuro. 

Intanto continuo a pedalare con determinazione, a sfidare i miei limiti, a esplorare nuovi orizzonti. E chissà, magari tra 10 anni sarò ancora qui con voi, in un’altra veste, a condividere la passione per questo meraviglioso sport. 

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